Regole di calcolo della tariffa, con indicazione in forma fruibile per gli utenti, anche attraverso esempi, delle variabili su cui si basa il calcolo della quota fissa e della quota variabile, delle riduzioni applicabili agli utenti domestici e non domestici, dei meccanismi di conguaglio, delle imposte applicabili.
Si tenga conto che la TARI serve a coprire per intero le componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, che sono suddivisibili in due componenti:
- una quota fissa determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio riferite in particolare agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti,
- una quota variabile rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi.
La TARI quindi è commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, ciò significa che ogni metro quadrato avrà costi diversi in base all’uso. In particolare bisogna distinguere tra:
- Utenze domestiche, ossia i locali di abitazione e le relative pertinenze
- Utenze non domestiche, ossia i locali e le aree connesse con le attività economiche.
Per le utenze domestiche è prevista:
- una tariffa al mq che varia a seconda del numero dei componenti il nucleo famigliare che serve a coprire la quota di costi fissi.
- una tariffa da applicare a ciascuna utenza soltanto in base al numero dei componenti il nucleo famigliare che serve a coprire la quota di costi variabili.
Per le utenze non domestiche, sia la quota di costi fissi che quella di costi variabili verrà imputata con una tariffa al mq sulla base di una scomposizione in 30 categorie di attività economiche previste dal DPR 158/1999.